Il Duomo Santa Maria del Fiore di Firenze, sull'esempio delle cattedrali gotiche europee, é dedicato alla Madonna, col titolo "Santa Maria del Fiore". Il "fiore", secondo un documento del primo '400, sarebbe infatti Cristo e Maria rappresenterebbe lo stelo da cui é germogliato.
Il progetto era di costruire una chiesa enorme, che avrebbe sorpassato per grandezza e bellezza le cattedrali delle città toscane rivali come Pisa e Siena (infatti al momento della sua ultimazione nel 1400 era la più grande in Europa: lunga 153 metri, larga 90 alla crociera ed alta 90 metri dal pavimento all' apertura della lanterna).
La costruzione del Duomo ebbe inizio nel 1296, su progetto di Arnolfo di Cambio che nel contempo diresse la costruzione di Santa Croce e del Palazzo della Signoria. Il progetto originario subì numerose modifiche, di cui le più evidenti sono visibili sui fianchi esterni dell' edificio, a nord e sud, dove le prime quattro finestre risultano più basse, più strette e più ravvicinate di quelle verso est. Queste ultime si devono all' ampliamento operato da Francesco Talenti, capomastro a partire dalla metà del '300.
Le cappelle ad est vennero ultimate nel primo '400 e la cupola, progettata dal grande artista Filippo Brunelleschi, venne costruita dal 1418 al 1434. La lanterna, sempre su disegno del Brunelleschi, fu realizzata dopo la sua morte (1446) e la palla di rame dorato con la croce, contenente reliquie sacre, opera di Andrea del Verrocchio, venne collocata nel 1466.
La facciata fu l' ultima componente di Santa Maria del Fiore ad essere realizzata e fu eseguita su progetto di Emilio De Fabris tra il 1871 ed il 1887, in uno stile neo-gotico che richiama il gotico del Campanile e dei portali sui fianchi del Duomo. La facciata, come quella originaria di Arnolfo di Cambio, onora la Madre di duomo firenzeCristo: la figura sopra la porta centrale, Maria sul trono reggente uno scettro fiorito (opera di Tito Sarrocchi), domina tutto il resto.
L' interno del Duomo ha uno spazio molto vasto ed arredi molto sobri. In contrasto alla ricca policromia esterna, l'interno mostra una semplicità che sottolinea le dimensioni titaniche della chiesa. L' aspetto quasi spoglio corrisponde all' austero ideale spirituale di Firenze nell'epoca medievale e nel primo Rinascimento e ricorda in termini architettonici la spiritualità dei grandi riformatori della vita religiosa fiorentina come San Giovanni Gualberto e Fra Girolamo Savonarola.
Il Battistero di San Giovanni é il più antico monumento della Piazza ed é stato ritenuto per molti secoli un tempio pagano "convertito" ad uso cristiano. Un primitivo battistero sorse nel secolo V o forse VI di fronte all'allora cattedrale Santa Reparata. Il battistero venne poi riedificato nelle dimensioni attuali a partire dalla metà dell'XI secolo ed arricchito di marmi pregiati provenienti da edifici antichi. Ciò coincide con il periodo dell'affermazione economica e politica di Firenze, che vide prima il trasferimento in città della sede del governo imperiale in Toscana e poi l'autonomia dal Sacro Romano Impero. La struttura fu poi ingrandita nei secoli XII e XIII con l' aggiunta della cupola monumentale e della "scarsella" (l' abside rettangolare a ovest).
Dal 1300 al 1500 si aggiunsero le opere scultoree per cui il Battistero è celebre: le tre porte bronzee ed i gruppi in bronzo e marmo sovrastanti le porte. La porta più antica è quella ora a sud, opera di Andrea Pisano negli anni 1330 che raffigura la vita di San Giovanni Battista, titolare del Battistero e patrono della città.
Segue quella a nord, eseguita da Lorenzo Ghiberti nel periodo compreso tra il 1402 ed il 1425, con scene della vita di Cristo. Infine la porta ad est, con scene tratte dall'Antico Testamento, modellate da Ghiberti dal 1425 al 1450 (oggi sostituita da una copia).
Si può capire la tradizione che vuole il Battistero un tempio romano entrando all'interno dell' edificio. Il vasto ambiente a cupola, che nella disposizione ricorda il Pantheon, è arricchito da elementi provenienti da monumenti antichi: le colonne monolitiche, due sarcofagi scolpiti, e parte del rivestimento marmoreo. La pavimentazione, invece, evoca il mondo islamico: nei "tappeti" tra la porta est ed il centro dell' aula sono riconoscibili motivi zodiacali orientali. Alle pareti, poi, insieme a forme tardo-imperiali, ve ne sono altre di lontana discendenza germanica. La magnifica cupola evidenzia l' influsso bizantino in Italia centrale. L' effetto globale è di uno splendido crocevia delle grandi culture dell' Europa medievale.
Il Campanile del Duomo di Santa Maria del Fiore fu iniziato da Giotto nel 1334, proseguito, alla sua morte, da Andrea Pisano ed ultimato nel 1359 da Francesco Talenti, creatore dei finestroni dei livelli alti. La decorazione scultorea é estremamente ricca e comprende 56 rilievi in due registri sovrapposti e 16 statue di grandezza naturale nelle nicchie opera di maestri fiorentini del '300 e '400, fra cui Andrea Pisano, Donatello e Luca Della Robbia.
Nel registro inferiore della facciata di fronte al Battistero sono raffigurati: la Creazione dell'uomo e della donna, il primo lavoro umano ed i fondatori biblici di diverse attività creative umane (pastorizia, musica, metallurgia, viticoltura). Nel registro superiore sono presenti i 7 pianeti, cominciando da Giove all'angolo nord. Sulle altre facciate compaiono, in basso, l'astrologia, l'edilizia, la medicina, la tessitura ed altre attività scientifiche e tecniche. Nel registro superiore ci sono: a sud, le virtù teologali e cardinali; ad est, le arti liberali del Trivium e Quadrivium; a nord, i 7 sacramenti. Le statue nelle nicchie rappresentano patriarchi, profeti, re d' Israele, sibille pagane. Gli originali di tutte le opere di scultura sono al Museo dell'Opera. |
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